Gioventù Italiana

L'Ufficio provinciale di Bologna della Gioventù italiana era una diramazione periferica della Gioventù italiana, ente istituito nel maggio 1944 dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, con il nome di Commissariato per la Gioventù italiana, in sostituzione della Gioventù italiana del littorio, organismo nato nel 1937 e soppresso nel 1943 insieme al Partito nazionale fascista. Nel maggio 1946 fu mutata la denominazione, da Commissariato per la Gioventù italiana in Gioventù italiana, nome che mantenne fino al 18 novembre 1975, data della sua soppressione ad opera della legge n.764. In epoca fascista svolse principalmente la funzione di inquadramento in senso totalitario delle forze giovanili del regime, attraverso la gestione di attività quali la preparazione ideologica, sportiva e premilitare dei giovani, l'insegnamento dell'educazione fisica nelle scuole, la gestione di campi, colonie climatiche e patronati scolastici, l'organizzazione di viaggi e crociere, l'assegnazione di borse di studio. Dal dopoguerra in avanti si trovò a dirigere le medesime attività, epurate dagli aspetti più marcatamente ideologici e paramilitari. Le competenze dell'Ufficio provinciale della Gioventù italiana furono trasferite, dopo la sua soppressione, alle Regioni. Il fondo è costituito da carteggio, pratiche, circolari, planimetrie e fotografie di immobili, schede inventariali di beni e attrezzature, relativi alla gestione del patrimonio immobiliare e del personale delle colonie climatiche della provincia di Bologna. È stato acquisito nel 1986.

Argomento. Raccolta fotografica della Colonia Marina CE.VA.F. Bolognese di Igea Marina, Viale Pinzon 227 (Forlì) presumibilmente estate 1968.

Commissario Nazionale G.I. On. Prof. Giovanni Elkan con sede presso l’Ufficio Provinciale Gioventù Italiana di Bologna, ottobre 1968.

Casa del Balilla di Bazzano.

Colonia elioterapica Arnaldo Mussolini. (Argelato).

Estremi cronologici: 1946 – 1975.

Consistenza e tipologia del fondo.
La raccolta contiene 135 positivi fotografici in bianco e nero, di cui 26 formato 6x8, 13 formato 9x13, 19 formato 13x18, 8 formato 18x24 e 69 negativi formato 6x6.

Questo progetto è stato realizzato grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura.