Il fondo è costituito da fotografie, positivi di diverso formato, scattate da alcuni fotografi tra i quali Armando Orsini, padre di Enrico, donatore della raccolta all'Istituto, in carica presso la Sezione foto-cinematografica del Comando Supremo, durante la Prima Guerra Mondiale, con il compito di svolgere una documentazione relativa ai territori coinvolti dalla guerra e alle attività svolte dai soldati durante la loro permanenza al fronte, eseguita dal 1915 al 1918.
Il fondo fotografico si compone di circa 8230 fotografie, negativi (solo 15) e lastre sterescopiche, di cui le circa 8000 stampe fotografiche, realizzate da negativi, la cui collocazione attuale è ignota, le stampe sono state eseguite in gran parte negli stessi anni degli eventi bellici, ma non si esclude che un corpus consistente di esse sia stato stampato anche negli anni successivi.
Armando Orsini nacque nel 1887, iniziò la sua attività di fotografo come fattorino presso lo Studio Fotografico Bolognesi, a Bologna. Dopo la parentesi della prima guerra mondiale, alla quale partecipò arruolato negli alpini, Armando continuò a svolgere l'attività di fotografo fino al 1934, anno della sua morte.
Il fondo è costituito principalmente da stampe a contatto di diversi formati, dal 10x15 al 50x70, insieme alle stampe si conservano anche tre registri manoscritti (1) compilati certo da più persone, in uno di questi sono indicati altri fotografi, oltre Orsini, come il tenente Fera e il sergente Marzocchi.
Il primo registro reca il numero 1 sulla copertina e parte dal gennaio 1916 per arrivare a giugno 1917, suddiviso in 49 Album, ognuno dei quali registra un repertorio di 100 soggetti, non sempre raggruppati in modo pertinente per tema, ma forse compilati anche in tempi successivi alla guerra (2).
Gli altri due registri sono numerati progressivamente e sono cronologicamente coerenti agli eventi, forse compilati al momento degli scatti, o di poco successivi.
E' interessante ricordare che presso l'Archivio di Stato di Piacenza sono conservate 302 foto del Comando Supremo, Sezione Provinciale del Commissariato Generale per l'Assistenza Civile e la Propaganda Interna, provenienti dal Fondo Orsini, scelte tra tutte quelle prodotte dai fotografi del Comando Supremo e distribuite attraverso la struttura del commissariato generale (vedi Corrado Fanti, "Inedito dal fronte" in vol.II, pp. 11-12, in cui l'a. suggerisce anche un modo per attribuire le foto di Orsini e distinguerle dagli altri fotografi che pure compaiono con i loro contribuiti fotografici all'interno del fondo. Per esempio, le foto eseguite dal tenente Fera dovrebbero essere contrassegnate da una precisa sigla “F”a fianco dell'inventario) (3).
Dalla lettura attenta dei manoscritti allegati al fondo si leggono i nomi dei seguenti fotografi, oltre ai già citati Armando Orsini, ten. Benedetto Fera e Luigi Marzocchi (4), troviamo Molinari, Orietti, Saccono, Martinelli, Forti, Ferrara, Vitrotti, Bergamini e il coll. Piccio. Ai citati fotografi, oltre Orsini, si possono attribuire un numero assai ridotto di fotografie, un numero quasi inconsistente rispetto le circa 8000 costituenti il fondo.
Da un'analisi più ravvicinata delle foto, anche suffragata dall'affermazione della figlia del ten. Fera, si attribuiscono al padre le foto dei morti per gas asfisiante sul Monte San Michele, dei quali Fera pare serbasse un ricordo ancora negli anni successivi, come potrebbero risultare sue le foto scattate sui monti del trentino, di puro paesaggio (sua pare sia la foto pag. 41, vol. I, raffigurante contadine con le gerle piene di materiale di costruzione per le strade, foto alle pag. 21 e p. 45, vol.I).
Alcune immagini di questo fondo sono presenti in copia orginale in altre proprietà private o conservate in musei, e si presume possano essere conservate anche presso altre collezioni private per ora non identificate.
(1) Due registri sono chiamati Elenco dei Soggetti 1 e Elenco dei Soggetti 2, sul terzo registro manoscritto è indicato il numero 1 e nella prima pagina in alto compare il titolo: “Album 1 Soggetti”. Sono presenti anche quattro carpette gialle, recanti diverse diciture, entro le quli sono presenti fogli manoscritti di carta tipo protocollo a righe, in parte recanti la dicitura di copie tratte dai tre registri manoscritti. Nella carpetta con la scritta Album Wilson, i fogli manoscritti interni recano il timbro “Sezione fotocinematografica del R. Esercito”.
(2) Spesso il riferimento a questo indice si trova scritto sul retro delle fotografie, dove il primo numero indicato corrisponde al numero dell'album e il secondo è relativo al numero della fotografia a cui la didascalia fa riferimento. Differentemente dai primi due, la raccolta nominata Elenco dei soggetti ha una numerazione progressiva e il corrispondente riferimento numerico si trova impresso sulla fotografia stessa, oppure indicato nel retro o a margine della stessa.
(3) AA.VV., Inedito dal fronte, Europrom Editore, Bologna 1988, voll.3.
(4) Per avere informazioni sull'attività di Luigi Marzocchi vedi Vittorino Pianca (a cura di), Immagini della Grande Guerra collezione Luigi Marzocchi, opuscolo pubblicato dal Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.