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Epopea Partigiana.
Epopea Partigiana.
Epopea partigiana
Epopea partigiana
Titolo e Descrizione Epopea partigiana / [a cura di Antonio Meluschi]. - 3. ed. - [S.l. : s.n.], stampa 1948 (S.l. : ASCA). - 263, 31 p. : ill. ; 23 x 24 cm. ((Sul front.: A.N.P.I. regionale Emilia e Romagna.
Autore Meluschi Antonio
Soggetto RESISTENZA - Emilia-Romagna

Abstract

Epopea partigiana

è il primo libro pubblicato sulla Resistenza in Emilia-Romagna. L'Anpi regionale e il Cumer (Comando unico militare Emilia-Romagna) ne vollero la pubblicazione nell'immediato dopoguerra, la curatela fu di Antonio Meluschi. Scopo del libro era raccontare e celebrare ad un tempo la Resistenza.

Appare con una certa evidenza che la scelta della forma letteraria fu guidata da due considerazioni, per diversi motivi egualmente rilevanti: la necessità di uscire in breve tempo e la volontà di rispettare il carattere corale della guerra di liberazione. Piuttosto che una trattazione unica, si optò per una raccolta di narrazioni o di testimonianze di protagonisti, scelti tra quelli ritenuti più rappresentativi delle diverse forme che la lotta aveva assunto e dei diversi ambienti nei quali si era sviluppata.

Il clima letterario nel quale l'opera è concepita è quello che Italo Calvino ha definito di "esplosione letteraria" sulla Resistenza, una "sfida non meramente apologetica contro i suoi detrattori", come ha considerato Andrea Battistini. Un clima del quale faceva parte a pieno titolo Meluschi stesso, scrittore fecondo, antifascista di lunga data e comandante partigiano che, nel lavoro di ricostruzione dell'evento resistenziale, voleva indicare l'attualità dei "fatti che sono, insieme, passato e presente", raccogliendo e rilanciando la centralità della lotta antifascista nella costruzione della nuova democrazia italiana. Tale era l'urgenza.

Il lavoro di Meluschi, che si svolse nel 1946 e all'inizio del 1947, comprese anche la scelta delle immagini fotografiche e l'ideazione della composizione grafica di queste con il testo. Le immagini stesse raccontano la lotta prima ancora di documentarla, sono esse stesse testo, non semplice corredo, separato, di questo.

Epopea partigiana ha avuto tre edizioni. La prima, del 1947, è la più ponderosa con le sue 362 pagine e con una appendice di altre 31. Alla fine del testo era un consistente inserto pubblicitario di numerose pagine. Nelle successive due edizioni non compare più tra i promotori della pubblicazione il Cumer, ormai sciolto, ma anche il numero delle pagine è fortemente ridotto, 275 nella seconda uscita del 1947, 263 nel 1948. Scompare anche l'inserto pubblicitario, mentre in entrambe resta l'appendice di 31 pagine.

Il volume non aveva indice, nel corso della digitalizzazione ne è stato costruito uno che è consultabile nella funzione Segnalibro, il cui tasto compare sul lato sinistro della videata del documento Pdf.

Epopea partigiana è un documento di straordinaria importanza, raro e, ove disponibile, di delicata e faticosa consultazione. L'Istituto Storico Parri Emilia-Romagna, che ne conserva una copia della prima edizione ed una della seconda in cattivo stato di conservazione, ha ritenuto di procedere alla digitalizzazione della prima e più completa pubblicazione per renderne più agevole la consultazione e per evitare ulteriori danni al documento. E ciò nella convinzione che tale operazione possa dare nuova vita ad un'opera di grande interesse, non soltanto per la storia della vicenda resistenziale, ma anche per la sua scrittura, per la diretta espressione di numerosi protagonisti, per il contesto nel quale è stata concepita ed al quale intendeva rivolgersi, per il carico grave di attese e di tensioni di cui si faceva portatrice.


Luca Alessandrini
Bologna, il 15 giugno 2005


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