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Croce e spada contro falce e martello
Croce e spada contro falce[..]
Croce e spada contro falce e martello
Croce e spada contro falce[..]
Titolo e Descrizione Croce e spada contro falce e martello / Enrico Martini ; prefazione di Piero Bolzon Roma : [s. n.], 1939 (Roma : Scuola tipografica don Luigi Guanella) 350 p. ; 20 cm.
Autore Martini Enrico <1911-1976>, Bolzon Piero
Soggetto SPAGNA - Guerra civile - <1936-1939>

Abstract

Croce e spada contro falce e martello

Questo mediocre libro - uno dei tanti scritti negli anni Trenta dai propagandisti del regime per esaltare l'alleanza fascismo-Chiesa nella lotta contro il bolscevismo - ha però il merito di richiamare oggi l'attenzione sul suo autore, personaggio interessante completamente dimenticato.
Dalla sua enfatica ma suggestiva autobiografia (Vita e opere di un chirurgo, Torino, Montes, 1938) apprendiamo che Enrico Martini nacque da una famiglia di origini contadine a Robella d'Asti nel 1872; studiò a Torino laureandosi in medicina e vincendo successivamente il concorso come assistente di chirurgia all'Ospedale San Giovanni. Nel 1908 ottenne per titoli la libera docenza di patologia chirurgica presso l'Università di Torino e iniziò a svolgere un'intensa quanto redditizia attività di chirurgo.
Due anni più tardi avviò la sua carriera di filantropo costruendo in Borgo San Paolo un ospedale chirurgico di 60 posti letto (portati in breve a 100 poi a 150), di cui 25 riservati ai malati poveri, e seguito nel 1923 da una astanteria che avrebbe portato di lì a sette anni, tra i due complessi ospedalieri, ad una disponibilità di 120 letti per indigenti e 120 per malati abbienti. Nel 1937 cedette al Comune i nosocomi e i terreni circostanti a metà del prezzo di estimo, a condizione che essi conservassero il carattere di assistenza pubblica.
All'età di sessant'anni Martini venne colto da un irresistibile impulso mussoliniano e scrisse un libro inspiegabile quanto lo è l'animo umano: Il DUCE, il più Grande Italiano di stile romano, Profeta nazionale "a Deo missus", dove si sforzò "di illustrare il più integralmente che mi fosse possibile ed usando uno stile piano, lineare, senza fronzoli rettorici, ma con molti accostamenti umani, la personalità del Duce in tutta la sua meravigliosa dovizia di ardimenti, di concezioni e di creazioni". La sorte fu benevola con Martini; la morte lo colse all'inizio del 1942, prima che potesse assistere al crollo del fascismo e all'ignominiosa caduta del suo idolo.
Segnatamente a Croce e spada contro falce e martello segnaliamo che Piero Bolzon, autore della magniloquente prefazione era un ex capitano degli arditi, giornalista e deputato alla Camera e che Lanfranco Felin, autore del disegno di copertina, aveva fatto di meglio come illustratore pubblicitario.
Luigi Paselli
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