Emma Casari

Sfoglia l'archivioAdelia Casari, nata nel 1919 a Medolla (Mo), nell'aprile 1944 entrò in contatto con il movimento partigiano; in ottobre si unì al battaglione Marzocchi della 63ª brigata Garibaldi Bolero, militando nella Resistenza con i nomi di battaglia Emma e Nigren. Attivista dell'Anpi di Bologna, ha partecipato all'organizzazione di numerose iniziative (commemorazioni, celebrazioni, concorsi, mostre) incentrate sulla storia e la memoria della Resistenza a Bologna. Il fondo fotografico raccoglie due serie di immagini inerenti alle basi partigiane e alla preparazione, costruzione e inaugurazione del Monumento alle 128 Partigiane della Provincia di Bologna. Inaugurato nel 1975 per le celebrazioni del 30° anniversario della Resistenza e dell'Udi (Unione donne italiane) il monumento di Villa Spada ricorda le 128 partigiane della provincia che diedero la vita nella lotta di Liberazione. Il monumento è costituito da un muro di due metri che segue la salita del terreno per circa cinquanta metri e che nella sua parte terminale scompare per divenire lo schienale di una gradinata, ordine superiore di un piccolo anfiteatro rivolto verso la città. Nella stessa area erano state poste statue in cartapesta appoggiate ad una griglia di ferro, realizzate dagli studenti del Liceo artistico con i calchi dei loro corpi. La scelta di materiali deteriorabili era legata all'obiettivo di costruire un monumento da rinnovare nel tempo come la memoria della Resistenza e la partecipazione condivisa al ricordo delle lotte antifascista e partigiana. Nel muro sono collocati 128 mattoni ognuno dei quali riporta il nome di una partigiana caduta inciso direttamente dai ragazzi delle scuole elementari e medie, mentre gli studenti del Liceo artistico F. Arcangeli di Bologna hanno provveduto a decorare le parti rimanenti con affreschi, disegni e composizioni varie.

Progetto realizzato dall'Istituto Storico Parri Emilia-Romagna. Digitalizzazione ed elaborazione dati Gianna Cremonini.

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