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ejercito del Ebro
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Titolo e Descrizione Ejercito del Ebro. - [S.l ; s.n., 1938?]. - [28] p. : ill. ; 38 cm.
Soggetto SPAGNA - Guerra civile - <1936-1939>

Abstract

La Batalla del Ebro.
EJERCITO DEL EBRO.
Extraordinario de operaciones

Nella notte dal 24 al 25 luglio 1938 - esattamente due anni dopo lo scoppio della rivolta dei generali - l'esercito della Repubblica sferrava la sua ultima, disperata offensiva per distogliere gli avversari dall'attacco su Valencia e per dare tempo alla crisi dei Sudeti di provocare una grande guerra europea che, nelle speranze dei governanti, avrebbe rovesciato le sorti ormai compromesse della guerra civile. L'operazione abilmente organizzata consente ai repubblicani di attraversare il fiume Ebro - linea del fronte catalano - di traghettare in una settimana oltre 50.000 soldati e di penetrare per alcune decine di chilometri in territorio nemico. Pochi giorni dopo l'avanzata si esaurisce e il 6 di agosto, sostenuti dall'appoggio determinante dell'aviazione e dell'artiglieria italiane, i franchisti scatenano la prima delle sette controffensive che il 16 novembre successivo finiranno per respingere i repubblicani sulle linee di partenza; il 9 febbraio 1939 i resti dell'Ejercito del Ebro, creato il 30 aprile 1938, ripareranno in Francia attraverso la frontiera di Portbou: meno di due mesi più tardi tutta la Spagna piomberà nella notte del franchismo.
Questa pubblicazione è una delle tante che il genio propagandistico dei repubblicani creò durante il conflitto; è priva della data, ma dal contenuto si evince che è successiva alla seconda decade d'agosto ed è lecito supporre che non vada oltre il mese di ottobre, quando ormai il fronte interno era sufficientemente refrattario alla propaganda; manca pure l'indicazione tipografica, ma per la sua tipologia e accurata grafica non è azzardato ipotizzare Barcellona o dintorni. Lo studio specifico più ampio di cui disponiamo non cita questo numero speciale, ma soltanto un giornale omonimo di quattro pagine e pari formato, di cui l'autrice ha potuto consultare soltanto il numero 6 del 26 dicembre 1938 (cfr. Mirta Núñez Díaz-Balart, La prensa de guerra en la zona republicana durante la guerra civil española (1936-1939), Ediciones de la Torre, Madrid, 1992, pp. 1411-1412) e comunque può essere letto come un pamphlet a sè stante. Il lettore curioso più dilettarsi con le magnifiche illustrazioni (vignette umoristiche incluse), mentre lo studioso troverà testi e immagini dei protagonisti grandi e piccoli che - oltre la battaglia dell'Ebro - hanno fatto la storia dell'intera guerra civile, nonchè dettagli di grande interesse sulla struttura militare e politica dell'Ejercito. Un episodio che riguarda un nostro connazionale; fra i "5000 prisioneros" c'è "un piloto italiano más ligero que los demás en tirarse con el paracaídas", il sergente Ulderico Giannini, in Spagna da un anno, che ha "realizado, según su propia confesión, 73 bombardeos". Giannini, che combatteva con il nome di copertura Giovanetti, il 3 agosto fu strappato da una granata contraerea dal posto di pilotaggio e proiettato nel vuoto: si salvò con il paracadute e rimpatriò alla fine della guerra, mentre l'aereo riusciva fortunosamente ad atterrare in territorio franchista (cfr. Ferdinando Pedriali, Guerra di Spagna e aviazione italiana, Aeronautica militare italiana-Ufficio storico, Roma, 1992, pp. 324-325).

Luigi Paselli
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